“La firma del protocollo d’intesa per la valorizzazione, il miglioramento genetico e il benessere del cavallo sportivo e del patrimonio equino nazionale, rientra in quel percorso di crescita del settore ippico che come Masaf, con il supporto del Crea, intendiamo assicurare e che ci siamo prefissati fin dal giorno dell’insediamento mio e del ministro Lollobrigida al Masaf. Migliorare la genetica dei cavalli serve per far star bene gli animali e ne aumenta la performance. Da questo semplice quanto fondamentale assunto intendiamo partire per raggiungere standard sempre più elevati della nostra tradizione equestre” così il SS Masaf Patrizio La Pietra in occasione del convegno “Miglioramento genetico e attività di ricerca per l’allevamento equino” di oggi a Fieracavalli per la sigla del Protocollo d’intesa per la valorizzazione, il miglioramento genetico e il benessere del cavallo sportivo e del patrimonio equino nazionale. Il Protocollo è stato firmato dal MASAF – Dipartimento della Sovranità Alimentare e dell’Ippica, Direzione Generale per l’Ippica – e dal CREA; a sottoscrivere l’accordo sono stati Remo Chiodi, Direttore Generale per l’Ippica del MASAF, e Andrea Rocchi, Presidente del CREA.
L’intesa, di durata pluriennale, mira a rafforzare la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio equino nazionale, con particolare attenzione al miglioramento genetico, alla salute e al benessere del cavallo atleta e intende porre le basi per un’azione coordinata che unisce ricerca scientifica, sperimentazione, innovazione tecnologica e trasferimento dei risultati agli allevamenti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la qualità e la competitività del comparto ippico.
Il Protocollo, che si fonda sulla considerazione del patrimonio equino nazionale come risorsa zootecnica, sportiva, culturale ed economica, punta a promuovere la diffusione di buone pratiche legate al benessere animale, alla nutrizione e alla corretta gestione del cavallo sportivo, garantendo elevati standard di sicurezza. Particolare importanza viene attribuita al potenziamento delle attività di analisi e monitoraggio del settore, anche attraverso l’aggiornamento delle banche dati e l’introduzione di strumenti digitali di supporto decisionale. L’intesa prevede anche azioni dedicate alla formazione e all’aggiornamento professionale degli operatori della filiera, nella consapevolezza che la crescita del settore passi anche attraverso la valorizzazione delle competenze e la condivisione delle conoscenze.
Tra le linee d’azione prioritarie rientrano il miglioramento genetico e sanitario dell’allevamento equino, l’aggiornamento dei piani di selezione e dei protocolli sanitari per i riproduttori, l’adozione di nuove tecnologie innovative e la prevenzione del doping equino mediante attività di ricerca, monitoraggio e diffusione di linee guida. Il Protocollo dedica, inoltre, una particolare attenzione alla tutela del cavallo atleta -mediante l’adozione di modelli di gestione coerenti con i principi di integrità fisica e benessere animale – e all’analisi del rapporto uomo–cavallo, con un approfondimento degli aspetti etologici e comportamentali. Ulteriore ambito di intervento riguarda lo studio dei mangimi per cavalli sportivi, finalizzato a garantirne la qualità nutrizionale e la sicurezza alimentare.
“Questo protocollo segna un passo importante verso una collaborazione strutturata e coerente, in un quadro organico che il CREA potrà valorizzare con competenze tecniche, istituzionali e scientifiche ad alto valore aggiunto. Il MASAF saprà interpretare le esigenze espresse dal mondo allevatoriale, grazie anche al contributo delle associazioni che hanno saputo stimolarci in questa direzione. Unirelab avrà un ruolo strategico nel garantire qualità e supporto lungo tutto il percorso di crescita del settore”. E’ quanto dichiara il Direttore Generale per l’Ippica al MASAF, Remo Chiodi.
“Questo Protocollo rappresenta un passo importante verso una visione moderna e sostenibile del settore ippico,” – afferma Andrea Rocchi, Presidente del CREA. – “Attraverso la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la tutela del benessere animale, intendiamo contribuire alla crescita di un comparto strategico che unisce tradizione, sport e sviluppo rurale. Il cavallo è un patrimonio vivente del nostro Paese e merita un impegno condiviso e continuativo. Come CREA siamo in prima linea nella tutela e valorizzazione dei cavalli Lipizzani, Patrimonio UNESCO, una razza unica al mondo, che rappresenta un’eredità non solo genetica, ma anche culturale e di biodiversità, da mantenere e far conoscere».
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