Dazi, Trump da Tycoon a Taco. Ora li cancella, ma non tutti
Il presidente Usa cerca di metterci una toppa e cancella i dazi su alcuni prodotti che gli americani fanno già fatica a comprare a causa del carovita.
Le tariffe su carne, banane, caffè e su circa altri cento prodotti tra cui i pomodori, vengono eliminate perché – spiegano dalla Casa Bianca – non servono più, considerati i progressi ottenuti nelle trattative commerciali e perché gli Stati Uniti non sono in grado di produrli in quantità sufficienti a soddisfare la domanda interna.
TRUMP, DA TYCOON A ‘TACO’
Negli Stati Uniti si gioca così sul soprannome del presidente che passa da Tycoon a Taco, ovvero letteralmente “Trump always chickens out”, ovvero Trump si tira sempre indietro. Dallo scorso 2 aprile infatti il numero uno degli Usa ha dovuto rivedere molte volte le sue mosse e fare retromarcia sui suoi annunci.
RESTA ANCORA LA DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA SUI DAZI
Resta inoltre sulla questione dazi la spada di Damocle della Corte Suprema degli Stati Uniti chiamata ad esprimersi sulla loro legalità che si tradurrebbe in un costo per la Casa Bianca di circa tremila miliardi di dollari.
Interviene subito il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ricordando come il “ripensamento” di Trump non riguarda i prodotti simbolo del Made in Italy come vino, pecorino, olio e pasta. E mentre il presidente di Filiera Italia Luigi Scordamaglia promette di “insistere” perché la lista venga rivista, il segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo propone di ritirare l’oro europeo e farlo rientrare in patria da Fort Knox.
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