Agricoltura, alla 97ª Fazi di Montichiari si parla di cambiamenti climatici
Il meteorologo Andrea Giuliacci: “Nei prossimi anni sempre più caldo, gestire risorse idriche”
Avviso agli agricoltori. Ma anche ai dipendenti e a tutti coloro che operano in campo. “Nei prossimi decenni farà ancora più caldo. Inevitabilmente. Ce lo dice la scienza, è praticamente una certezza”. E se a dirlo, alla 97ª Fazi di Montichiari, è Andrea Giuliacci, meteorologo e climatologo, professore all’Università Milano Bicocca e volto noto della televisione, c’è di che riflettere.
“Con i cambiamenti climatici in atto significa che avremo inverni ancora più miti ed estati purtroppo ancora più torride, con un caldo ancora più intenso – dichiara Giuliacci dal palco del convegno organizzato ieri da Ebat Brescia e Ats Brescia alla Fazi -. Soprattutto, quello che ci deve preoccupare maggiormente è il cambiamento del comportamento delle piogge, perché tenderanno ad estremizzarsi ulteriormente. Questo significa che con sempre maggiore frequenza vedremo lunghi periodi di siccità alternati a brevi periodi in cui avremo intense precipitazioni, che è un po’ quello che abbiamo osservato anche negli ultimi anni”.
Questo significa che l’agricoltura dovrà sempre più fare i conti con i cambiamenti climatici. “L’agricoltura dovrà inevitabilmente adattarsi a un nuovo calendario perché il cambiamento climatico cambierà i tempi di intervento in campo nel corso delle stagioni – prosegue il professor Giuliacci -. Per questo gli imprenditori agricoli dovranno adattarsi anche nel senso di sfruttare al meglio le risorse presenti, perché è vero che in futuro le piogge diminuiranno, anche se non di molto in termini di precipitazioni complessive. Il problema è che la pioggia cadrà in maniera irregolare, quindi bisognerà organizzarsi e strutturarsi in modo tale da raccoglierla in quei brevi periodi in cui ne cadrà veramente molta, per poi utilizzarla anche in quei lunghi periodi in cui di acqua non ne cadrà affatto”.
Tempestività richiesta, dunque, per le operazioni in campo, così da intervenire quando il meteo lo consente. Investimenti in ricerca e sviluppo saranno fondamentali per avere in futuro piante sempre più resistenti al caldo, agli stress termici e alla siccità. Ma attenzione anche alle condizioni climatiche per tutelare imprenditori, dipendenti, collaboratori. Temperature troppo elevate imporranno turni di lavoro più elastici per evitare le ore più calde della giornata.
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