Agriturismo in crescita per fatturato e numero di imprese agricole che puntano alla diversificazione

Nel 2017 l'agriturismo vale 1,36 miliardi di euro

Nel 2017 l’agriturismo vale 1,36 miliardi di euro

L’agriturismo costituisce uno dei punti di forza della multifunzionalità agricola italiana e negli ultimi vent’anni registra una crescita ininterrotta per fatturato, domanda e offerta. Esso costituisce un mercato da 1,36 miliardi di euro (Istat) con una crescita del 6,7% solo sul 2017.

L’offerta agrituristica, oltre a crescere per quantità, si sta evolvendo in forme sempre più diversificate, differenziate e integrate, anche in chiave territoriale, per tipologia di attività e servizi proposti

Nel 2017 sono 23.406 le aziende agrituristiche autorizzate a operare in Italia (+3,3% rispetto al 2016).

253.328 i posti letto disponibili nel 2017 (+3,2% rispetto al 2016).

12,7 milioni le presenze negli agriturismi italiani (+5,3% rispetto al 2016).

A livello regionale per numero di aziende spiccano su tutte la Toscana e la Provincia Autonoma di Bolzano con 4.568 e 3.187 (insieme il 33,1% dell’offerta nazionale), segue la Lombardia con 1.637 aziende.

Tra le attività agrituristiche l’ospitalità in alloggio continua a rappresentare l’asse portante dell’offerta.

Il pernottamento in camere e/o appartamenti viene infatti proposto dall’82% delle aziende, forti di un patrimonio edilizio recuperato e quindi ricollocato nel ciclo produttivo, grazie anche agli investimenti favoriti dai fondi strutturali dei PSR regionali.

Con la ristorazione e la degustazione, che in moltissimi casi accompagnano la vendita diretta dei prodotti agricoli, le aziende agrituristiche contribuiscono al grande successo del turismo enogastronomico italiano.

Riguardo alle attività proposte, la formula di offerta più diffusa prevede la formula alloggio con attività ricreative, sportive e culturali  che viene proposta da 10.757 aziende (56,3% del totale autorizzato all’alloggio, anno 2017), in aumento (+3,5%) sul 2016.

La capacità ricettiva
L’ospitalità agrituristica dispone di una dotazione di 253.328 posti letto, 7.855 in più rispetto al 2016 (+3,2%), di cui il 56% (141.986 posti letto) sono disponibili in camere distribuite in 11.772 aziende e il 44% (111.342) in 9.527 appartamenti.

In confronto al 2016, i posti letto in appartamenti fanno registrare un aumento più sensibile (+5,3%) rispetto ai posti in camere (+1,6%), per via del maggiore aumento delle aziende con appartamenti (+3,5%) rispetto alle aziende con camere (+1,3%).

L’offerta di alloggio si completa con 11.746 piazzole di sosta per l’agricampeggio (+3,3% rispetto al 2016) disponibili in 1.370 aziende (+2,1% sul 2016).

La media nazionale di posti letto per azienda è pari a 13,2 (13 nel 2016), quella delle piazzole di sosta è pari a 8,6 (8 nel 2016).

Per la ristorazione i posti a sedere complessivi in Italia sono 441.771, con un lieve calo (-0,5%) rispetto al 2016; la media nazionale di posti a sedere per azienda è pari a 38,7 (39,2 nel 2016).

In foto le aziende agrituristiche per tipologia di attività (*) e principali servizi. Anni 2016 e 2017 (Valori assoluti)

agriturismo tipologie

Complessivamente le aziende autorizzate per le attività ricreative, sportive e culturali sono 12.986 (il 55% del totale), in risposta a una domanda sempre più esigente in termini di fruizione turistica “attiva”, esperienziale e culturale.

Anche per questo raggruppamento di attività il trend si conferma in continua crescita, con un numero sempre maggiore di aziende che investono per l’organizzazione di servizi ricreativi, sportivi e culturali, incluse le attività didattiche e da qualche anno le attività sociali.

La domanda di agriturismo prosegue la fase di espansione anche nel 2017, raggiungendo la quota di 3,2 milioni di arrivi, di cui 47% stranieri, e 12,7 milioni di presenze , di cui 58% straniere.  La durata media dei soggiorni,  nel 2017,  è pari a 3,9 giorni.

Considerando l’andamento della domanda negli anni 2016 e 2017, per numero di arrivi e presenze gli incrementi maggiori si registrano in Sicilia, Puglia, Toscana, Piemonte e nella Provincia Autonoma di Trento; perdono terreno le regioni centrali, il Molise e l’Abruzzo (tra le cause gli eventi legati al terremoto), la Basilicata e Calabria (tra i fattori probabili la rapida crescita degli alloggi privati).

L’agriturismo,  incide per il 2,6% degli arrivi e il 3% delle presenze sull’intero movimento turistico italiano.

Con riferimento ai principali mercati per Paese d’origine degli ospiti, la Germania (con oltre 523 mila arrivi e oltre 3,1 milioni di notti) si conferma il bacino più importante per le aziende agrituristiche italiane, seguono, a distanza considerevole, i Paesi Bassi (oltre 115 mila arrivi e 635 mila presenze), poi la Francia (110 mila arrivi, 426 mila presenze); in ambito extraeuropeo in testa gli ospiti provenienti dagli Stati Uniti (95 mila arrivi, 356 mila presenze).

Aumenta la richiesta di pacchetti turistici legati all’enogastronomia sia dai Paesi europei (+10%) che dai Paesi extra-europei (+20%), principalmente da Germania e USA, Svizzera (+40% sull’estate 2017), Paesi Bassi (dal 10 al 30%), Brasile (+32%), Canada (+10%).

Il cicloturismo è uno dei prodotti turistici più richiesti dai viaggiatori europei in Italia, soprattutto dell’area tedesca in forte aumento le richieste da Irlanda e Canada, Svizzera e Paesi Bassi.

Anche il turismo all’aria aperta (outdoor), in particolare nelle aree interne dell’Italia e le zone dei laghi, e gli itinerari trekking stanno riscuotendo particolare successo.

Fonte Ismea, Ministero politiche agricole, Rete Rurale Nazionale
Sintesi: Bartolomeo Uccio Pazienza

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