Fondo perduto al 100%. Sottomisura 4.4 ex misura 216 investimenti non produttivi in aziende agricole. Psr Sicilia 2014 -2020

Una delle tante azioni finanziabili è il ripristino dei caratteristici muri a secco

Una delle tante azioni finanziabili è il ripristino dei caratteristici muri a secco

Beneficiari dell’intervento sono: Imprenditori agricoli singoli e associati ed altri Enti Gestori del Territorio

Riportiamo alcune anticipazione sul nuovo PSR Sicilia 2014 -2020. La presente  misura è presente anche nei PSR delle altre Regioni d’Italia.

Obiettivo della sottomisura 4.4 ex misura 216 è di investire:

  • nella creazione di nuove fasce vegetali (per contrastare la veicolazione di elementi inquinanti verso corpi idrici limitrofi);
  • in interventi di manutenzione straordinaria consistenti nel recupero dei terrazzamenti in stato di degrado con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco, ripristino del reticolo idrico delle acque superficiali (ricostituzione dei canali di sgrondo, ecc.) con effetto immediato sul recupero del paesaggio agrario tradizionale e sulla mitigazione dei fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico;
  • interventi di piantumazione ai fini non produttivi di aree vuote dei terrazzamenti con utilizzo misto di specie tipiche locali prevalentemente in pericolo di estinzione o impianto di specie autoctone arbustive per contrastare i fenomeni di erosione e desertificazione e nel contempo salvaguardare la biodiversità e il paesaggio agrario;
  • Conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità presente nel territorio regionale.

Più precisamente, la costituzione di fasce vegetali avverrà nel rispetto degli specifici ecosistemi presenti e promuovendo l’impianto di varietà tipiche siciliane dando priorità agli interventi in aree ad alta vulnerabilità ai sensi della Direttiva nitrati 91/676/CEE o alle aree ricadenti nell’ambito di azione del Piano di Attuazione Nazionale per l’uso sostenibili dei prodotti fitosanitari.

Si promuoverà, nelle zone terrazzate, il risanamento delle ceppaie ai fini non produttivi, nonché l’eliminazione dei rovi, delle piante morte e delle branche secche.

Particolarmente rilevante, poi, è la promozione di interventi di valorizzazione di aree di pubblica utilità che sarà realizzata migliorando l’accesso alle aree di pregio naturalistico ed incrementando la dotazione infrastrutturale a sostegno delle stesse (aree informazione, punti di osservazione di specie animali e vegetali, punti di ristoro, altro)

Con specifico riferimento agli adempimenti previsti in seno al Piano di Attuazione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, si osservi come gli interventi richiamati rispondano anche alle seguenti 249 finalità:

  • gli investimenti non-produttivi sono finalizzati a ridurre la deriva, la lisciviazione ed il ruscellamento dei prodotti fitosanitari (ad esempio, l’impianto/restauro/ampliamento di siepi o le bordure di campo multifunzionali esercitano un effetto tampone, limitano il ruscellamento ed incrementano la stabilità delle aree stesse);
  • la realizzazione di barriere, naturali o artificiali, limitano i fenomeni di deriva;
  • la realizzazione di fossi trasversali rispetto alle linee di pendenza del terreno limitano i fenomeni di erosione e ruscellamento.

Sostegno finanziario

Il sostegno è concesso sotto forma di contributo in conto capitale e/o con strumenti finanziari, qualora definiti. L’intensità dell’aiuto è del 100% dell’importo ammissibile.

Investimenti finanziabili

  • creazione di nuove fasce vegetali;
  • piantumazioni o interventi di manutenzione straordinaria per contrastare l’erosione ed il dissesto idrogeologico;
  • la conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità presente nel territorio regionale; – nelle zone terrazzate, il risanamento delle ceppaie ai fini non produttivi, nonché l’eliminazione dei rovi, delle piante morte e delle branche secche;
  • interventi di manutenzione straordinaria consistenti nel recupero dei terrazzamenti in stato di degrado con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco;
  • promozione di interventi di valorizzazione di aree di pubblica utilità (aree informazione, punti di osservazione di specie animali e vegetali, punti di ristoro, altro);
  • investimenti di recupero, tutela, creazione e ripristino di biotopi, habitat naturali e naturalistici terrestri, acquatici e ripariali mediante interventi di riqualificazione ambientale, rinaturalizzazione e antierosivi;
  • investimenti per la sosta della fauna stanziale e migratoria, creazione di siti di nidificazione della fauna selvatica, formazioni vegetali ripariali;
  • investimenti di ingegneria naturalistica (ad esempio lagunaggio, sistemi filtranti, fitodepurazione, interventi spondali, antierosivi);
  • formazione di cumuli di pietrame mediante spietramento dei terreni, con esclusione delle zone dove tale intervento è vietato dai Piani di Gestione delle aree Natura 2000;
  • creazione e ripristino di boschetti, macchia mediterranea, nonché di formazioni vegetali non produttive;
  • impianto di fasce di vegetazione, comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati. Sono esclusi i fruttiferi, gli eucalipti e i pioppi ibridi euroamericani;
  • conservazione di alberi isolati o in filare;
  • ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e stagni;
  • rinaturalizzazione di aree degradate.

P.S.
Per poter accedere alle sovvenzioni occorre attendere i bandi attuativi.

Per info e progetti di pre fattibilità chiavi in mano potete compilare il form sottostante. Vi ricordiamo che alcuni partner di questo sito web “finanziamenti in agricoltura” operano nella specifica misura da oltre dieci anni. 

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