PSR Sardegna Bando sottomisura 4.1 competitività scadenza 16 gennaio 2017

Descrizione e finalità del tipo d’intervento

La sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” prevede un aiuto alle imprese agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali).

misura 4.1 Psr Sardegna

La sottomisura contribuisce alla focus area 2A (“incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell’attività”), in quanto finalizzata a garantire la vitalità e la competitività delle aziende agricole della Sardegna favorendone l’orientamento al mercato attraverso la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture produttive mediante investimenti mirati all’obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globali dell’azienda agricola.

Dotazione finanziaria
Le risorse disponibili per il presente bando ammontano a € 30.000.000,00

Beneficiari
Beneficiari della sottomisura 4.1 sono le imprese agricole, singole o associate.

Contributo a fondo perduto
Per la realizzazione degli interventi finanziabili è concesso un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale. L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate e nella misura del 60% per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali, delimitate ai sensi della direttiva 75/268/CEE.

Per le aziende parzialmente ricadenti in zona svantaggiata si applica il principio della prevalenza con riferimento alla superficie catastale. L’elenco delle zone con svantaggi naturali (zone montane e zone svantaggiate) è riportato nell’Allegato 3 del PSR 2014-2020.

Per i giovani agricoltori le percentuali di aiuto di cui sopra possono raggiungere il 50% ed il 70%, rispettivamente. La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, sarà a totale carico dei beneficiari con risorse proprie o con prestito o mutuo bancario.

Massimali di finanziamento
Il volume massimo di investimento ammissibile per azienda (IVA esclusa, ma comprese le spese generali), è fissato in € 1.200.000,00 per l’intera durata del PSR. Il volume massimo di investimento per singolo progetto non può in ogni caso superare 12 volte la Produzione Standard Totale (PST) dell’azienda.

Le domande per importi superiori non saranno ritenute ammissibili. Il contributo per singolo progetto non può essere comunque superiore a € 500.000,00.

Non è consentita la presentazione di domande di sostegno per un volume d’investimenti inferiore a 15.000 euro. Gli importi massimi del sostegno non possono essere elusi mediante la creazione di condizioni artificiali per il finanziamento, quali il frazionamento artificiale dei progetti e/o dell’impresa.

Condizioni di ammissibilità relative ai beneficiari
L’impresa deve possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda: a. iscrizione nel registro delle imprese della C.C.I.A.A.; b. iscrizione all’Anagrafe delle aziende agricole; c. avere una dimensione economica aziendale uguale o superiore ad una soglia minima di 15.000 euro calcolata in termini di PST (Produzione Standard Totale)

Spese ammissibili
a)  sono ammissibili a finanziamento le spese sostenute per i seguenti investimenti:
a. costruzione o miglioramento di beni immobili;
b. acquisto di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene;
c. spese generali direttamente collegate alle spese di cui alle lettere a) e b) e in percentuale non superiore al 10% degli investimenti ammessi a contributo;
d. investimenti immateriali.

In particolare sono ammessi:
a. investimenti per il miglioramento e adeguamento delle condizioni fondiarie, strutturali e delle dotazioni aziendali: costruzione, ristrutturazione o ampliamento dei fabbricati aziendali e delle strutture produttive anche serre, per lo stoccaggio delle scorte e il ricovero del parco meccanico aziendale;

b. investimenti per il risparmio e l’efficientamento energetico, impianti per l’utilizzo in azienda di fonti energetiche rinnovabili (biomassa derivante da scarti aziendali, biogas derivante da effluenti di allevamento, energia solare e eolica senza utilizzo di suolo) a tal fine dimensionati per una capacità produttiva non superiore al consumo medio annuale, combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola (compreso il consumo familiare);

c. investimenti per impianti e opere di gestione delle deiezioni e dei reflui zootecnici; riutilizzo dei reflui e/o impiego alternativo dei prodotti, dei sottoprodotti e/o dei rifiuti;

d. investimenti per la sostituzione o l’incapsulamento e smaltimento di coperture e parti in cemento amianto (solo se rispettano le norme minime);

e. investimenti per impianti per la produzione di specie vegetali poliennali: realizzazione ex novo di impianti di colture arboree o ristrutturazione di impianti esistenti (reinnesto, totale o parziale e reimpianto, comprese opere ed interventi fondiari connessi);

f. investimenti per il miglioramento degli allevamenti (strutture per il ricovero degli animali, macchine, attrezzature e impianti di mungitura, estensivizzazione e razionalizzazione dei pascoli);

g. investimenti per la realizzazione di recinzioni e il ripristino di muretti a secco;

h. investimenti per terrazzamenti, ciglionamenti, affossature per la regimazione delle acque superficiali;

i. investimenti per il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali della azienda (viabilità ed elettrificazione aziendale);

l. investimenti per dotazioni aziendali: acquisto di attrezzature funzionali alle attività di allevamento e controllo dei processi produttivi (impianti, macchine e macchinari in genere, compresi hardware e software e l’impiantistica di collegamento), acquisto di macchine e attrezzature per l’esecuzione delle operazioni colturali e di allevamento; acquisto di macchine, attrezzature e impianti per la gestione delle operazioni collegate al ciclo dei prodotti agricoli; automezzi per l’esercizio dell’apicoltura nomade o per il trasporto del bestiame;

m. investimenti per opere di approvvigionamento idrico; razionalizzazione e/o riduzione dei consumi idrici; ricerche idriche e opere di provvista di acqua, anche per usi irrigui, impianti di potabilizzazione delle acque, sistemi per il controllo ed il risparmio idrico, impianti di irrigazione;

n. investimenti per la protezione delle colture e degli allevamenti da alcune avversità atmosferiche e da attacchi di fauna selvatica (es.: reti antigrandine, recinzioni antipredazione, sistemi di allerta e video sorveglianza);

o. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti e licenze.

Nell’ambito delle spese generali sono comprese: la redazione del piano aziendale, la progettazione e la direzione lavori; ricerche e analisi di mercato; spese bancarie e legali, quali parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza tecnica e finanziaria, spese per la tenuta di conto correnteche per garanzie finalizzate all’accesso al credito necessario per la realizzazione degli investimenti approvati.

In tutti i casi, le spese generali saranno riconosciute fino alla concorrenza del 10% del costo totale degli investimenti realizzati; nel caso di progetti che prevedono la sola fornitura di attrezzature e macchinari le spese generali saranno riconosciute fino alla concorrenza del 5%.

Presentazione della domanda di sostegno
La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 15.09.2016 e il 16.01.2017.

Le domande presentate oltre i termini stabiliti saranno escluse dall’accesso agli aiuti.

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