Registrazione e Requisiti per le Imprese di Agriturismo e Turismo Rurale in Sicilia

Nel 2017 l'agriturismo vale 1,36 miliardi di euro

Nel 2017 l’agriturismo vale 1,36 miliardi di euro

L’ attività agrituristica è  svolta dagli imprenditori agricoli, inclusi quelli che operano in forma di società o attraverso contratti di rete.

Queste attività sono principalmente legate alla gestione delle risorse della propria azienda agricola e sono collegate all’agricoltura, alla silvicoltura e all’allevamento degli animali.

Le persone coinvolte nelle attività agrituristiche possono essere gli imprenditori agricoli stessi, i loro familiari, o anche lavoratori assunti a tempo determinato o indeterminato.

Questi lavoratori sono considerati lavoratori agricoli per scopi previdenziali, assicurativi e fiscali. Inoltre, sono valutati come lavoratori agricoli anche per stabilire il legame tra l’attività agricola e quella agrituristica, come previsto dalla legge.

Le attività agrituristiche comprendono:
a) L’accoglienza in alloggi o spazi aperti per campeggiatori.

b) La fornitura di pasti e bevande principalmente con prodotti propri o provenienti da aziende agricole locali, inclusi prodotti alcolici, preferibilmente con marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG o inclusi nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.

c) L’organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali, compreso il servizio di vini.

d) L’organizzazione di attività ricreative, culturali, didattiche, sportive, escursionistiche e di ippoturismo, anche in collaborazione con gli enti locali, per promuovere il territorio e il patrimonio rurale.

Le aziende agricole che svolgono attività agrituristica possono mettere a disposizione dei visitatori aree per picnic e spazi per il lavoro a distanza, fornendo pasti e snack.

Per scopi di riconoscimento delle qualifiche di imprenditore agricolo, priorità nei contributi e altri scopi non fiscali, il reddito derivante dall’attività agrituristica è considerato reddito agricolo.

Per quanto riguarda le imposte comunali, compresi quelli sui rifiuti solidi urbani, e le tariffe applicate da altri enti, i locali utilizzati per scopi agrituristici sono considerati simili alle abitazioni rurali, poiché l’attività agrituristica è legata all’attività agricola.

Utilizzo dei Locali:
Gli edifici o parti di essi esistenti in un’azienda agricola possono essere utilizzati per attività agrituristiche.

Requisiti Strutturali e Igienico-sanitari:
I locali e gli alloggi destinati all’uso agrituristico devono soddisfare i requisiti strutturali e igienico-sanitari previsti dal regolamento edilizio comunale, simili a quelli delle abitazioni o delle attività rurali.

Uso di Fabbricati Esistenti: Gli imprenditori agricoli possono utilizzare edifici esistenti nel terreno, purché conformi alle normative urbanistiche ed edilizie.

Diversificazione delle Offerte: Oltre alle camere tipo alberghiero, è possibile utilizzare edifici per offrire unità abitative più piccole con angolo cottura, seguendo le tendenze del mercato dell’ospitalità rurale.

Mantenimento della Destinazione Agricola:
L’uso per attività agrituristiche non cambia la destinazione d’uso agricola dei fondi e degli edifici.

Agri-campeggio:
È possibile utilizzare le aree per l’agri-campeggio, seguendo le normative regionali, compresi posti tenda, roulotte e bungalow.

Utilizzo delle Piscine:
Le piscine per gli ospiti sono classificate come private ad uso collettivo, senza bisogno di assistente bagnante, ma con una persona responsabile della gestione.

Normative Edilizie Regionali:
Per la realizzazione, manutenzione o adeguamento di immobili per attività agrituristiche, si applicano le normative edilizie regionali.

Limiti di Ospitalità:
Il numero massimo di ospiti è determinato dalla segnalazione certificata di inizio attività, escludendo i minori al di sotto dei quindici anni.

Camere in Zone Montane:
In aziende agrituristiche in zone montane, è consentito l’uso di camerate con sovrapposizione di letti per un massimo di trentacinque posti letto, senza dover aumentare le dimensioni delle camere.

Flessibilità Locale:
In base alle esigenze locali e con la prevalenza dell’attività agricola, le autorità regionali possono consentire un maggior numero di tende o caravan per ospitare fino a trenta persone.

Accessibilità:
Devono essere previste disposizioni per superare le barriere architettoniche, conformemente alle normative regionali ed alla normativa statale sull’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche.

Adeguamento Strutturale:
Gli edifici utilizzati per attività agrituristiche devono essere adeguati alle normative in caso di ristrutturazione.

Criteri e limiti per l’attività agrituristica
con l’obiettivo di valorizzare i prodotti agroalimentari regionali e promuovere l’offerta enogastronomica.

Utilizzo di Prodotti Locali:
L’attività di somministrazione di pasti e bevande deve utilizzare almeno il 50% di prodotti provenienti da aziende agricole regionali o prodotti propri.

Valorizzazione di Prodotti:
L’attività di somministrazione di pasti e bevande, così come le iniziative promozionali e le degustazioni, devono principalmente promuovere:

    • Prodotti aziendali o locali, inclusi quelli lavorati da terzi.
    • Prodotti regionali con marchi DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG, QS.
    • Prodotti regionali elencati nel registro nazionale dei prodotti agricoli e agroalimentari tradizionali.
    • Prodotti biologici certificati.
    • In caso di preparazione di pasti per diete speciali (come intolleranze alimentari), è consentito l’uso di prodotti diversi.

Promozione della Dieta Mediterranea:
L’offerta enogastronomica deve essere in linea con la legge regionale sulla promozione della Dieta Mediterranea, promuovendo così il territorio e i prodotti associati a essa.

Requisiti dei Locali:
Per la preparazione di pasti per un massimo di quindici persone e per la degustazione di prodotti aziendali, i locali devono rispettare i requisiti previsti dalle leggi edilizie e di igiene vigenti per i locali ad uso abitativo.

Normative Nazionali:
Si applicano le disposizioni del decreto legislativo del 6 novembre 2007, n. 193, che regolamenta le attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Eccezioni in caso di Forza Maggiore:
In circostanze eccezionali, come pandemie, epidemie, calamità naturali, malattie delle piante o degli animali, se riconosciute dalla Regione, i parametri stabiliti precedentemente possono essere temporaneamente non applicati.

Attività didattica e culturale
Le attività culturali e didattiche sono assimilate, a norma dell’articolo 3 del d.lgs. 228/2001, alle attività agrituristiche e possono essere esercitate congiuntamente ai servizi di ristorazione e/o ospitalità oppure disgiuntamente nel rispetto della normativa igienico-sanitaria vigente.

Criteri e i limiti dell’attività agrituristica

Prevalenza dell’Attività Agricola:
Per garantire che l’attività agrituristica non prevalga sull’attività agricola, le attività agricole elencate nell’articolo 2135 del codice civile devono rimanere predominanti.

Dimostrazione della Connessione:
La connessione è rispettata se il tempo dedicato alle attività agricole su base annuale è maggiore rispetto a quello dedicato all’attività agrituristica.

Relazione Dettagliata:
L’imprenditore agricolo interessato deve presentare una relazione dettagliata che includa:

    • Descrizione delle attività previste.
    • Descrizione delle strutture edilizie nelle unità tecniche economiche da utilizzare.
    • Tempo di lavoro calcolato per le attività agricole e agrituristiche.
    • Limiti massimi di presenze e pasti su base annua.

Mantenimento dei Requisiti:
La prevalenza dell’attività agricola e la connessione devono essere mantenute per tutta la durata dell’attività agrituristica.

Contributo Aggiuntivo per la Salvaguardia:
Per preservare il paesaggio e l’ambiente rurale, è possibile includere fino al 15% del fabbisogno totale aziendale agricolo nel conteggio del tempo di lavoro dedicato alle attività agricole. Questa quota può essere utilizzata per la cura delle aree aziendali o limitrofe e la prevenzione degli incendi.

Verifica senza Sopralluogo Preliminare:
Il rilascio del nulla osta agrituristico avviene senza un sopralluogo preventivo, tranne in casi specifici motivati dall’Amministrazione o quando le domande sono campionate.

Perizia Asseverata:
Deve essere allegata una perizia asseverata firmata da un professionista abilitato, indicando i dettagli dell’assicurazione professionale.

Verifica Triennale:
I requisiti per il rilascio del nulla osta agrituristico sono soggetti a verifica ogni tre anni, ma gli imprenditori agricoli possono richiedere la verifica prima della scadenza.

Prevalenza con Dieci Ospiti e Due Ettari:
L’attività agricola si considera prevalente quando le attività di ricezione e somministrazione di pasti e bevande coinvolgono un massimo di dieci ospiti e l’azienda dispone di almeno due ettari di superficie agricola utilizzata.

Le imprese coinvolte in attività come agriturismo, agricoltura sociale, enoturismo e oleoturismo devono essere registrate in un elenco regionale specifico, gestito e aggiornato ogni anno dal Dipartimento dell’Agricoltura.

L’iscrizione a questo elenco è proibita, a meno che non sia stata ottenuta la riabilitazione, per le seguenti categorie: a) Coloro che hanno ricevuto una condanna definitiva negli ultimi tre anni per uno dei reati contemplati negli articoli 442, 444, 513, 515 e 517 del codice penale, o per reati legati all’igiene, alla sanità o alla frode nella preparazione degli alimenti, come stabilito dalle leggi speciali. b) Coloro che sono soggetti a misure preventive ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n.159, o che sono stati dichiarati delinquenti abituali.

L’iscrizione all’elenco regionale è effettuata automaticamente dal Dipartimento dell’Agricoltura una volta ricevute le comunicazioni dai comuni.

L’iscrizione nell’elenco regionale è specifica per l’impresa agricola in questione e non può essere trasferita a terzi.

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