Cosa è innovazione. Come si crea Innovazione. L’innovazione non è introduzione di mera tecnologia.

marijuana

In foto i nuovi prodotti a base di marijuana di Netflix ispirati alle sue serie tv

Come nascono le idee?

Le idee nascono solitamente da :

  • osservazione critica  della società
  • attenta analisi dei comportamenti sociali,
  • riorganizzazione creativa delle risorse
  • Semplificazione delle tecnologie esistenti,
  • nuove modalità di processo che riducono gli input con impatti ambientali minimi,
  • Nuovi prodotti che risolvono problemi all’utente finale, pensate a WhatsApp. In passato per condividere emozioni era necessario inviare una email oggi potete condividere contenuti multimediali anche a interi gruppi di cui fate parte
  • nuovi modi di relazionarsi che ha che fare con la logistica e il marketing
  • desiderio di migliorare quanto già esistente (a titolo di esempio: il  pomodoro arricchito di ferro, cipolla multivitaminica, etc  ) e di conseguenza differenziarsi dalla concorrenza.

Come notate la tecnologia è ben poca cosa,  e ciò è stato capito in pochi,  compreso le autorità di gestione dei PSR.

In sintesi è innovazione un’idea che trova successo nella pratica. Pertanto verificabile solo dopo che è stata introdotta.

La domanda è spontanea: cosa è una impresa innovativa?
L’impresa innovativa è il luogo fisico, il contenitore di implementazione dell’innovazione che grazie alle conoscenze, al gruppo di lavoro, alle consulenze esterne e alla sperimentazione formalizza la validità del prodotto (soluzione del problema) a creare reddito operativo (Utile da distribuire meglio da investire),  con la minore incidenza possibile dei costi fissi e degli impatti sulla disponibilità scarsa delle risorse necessarie alla produzione e alla distribuzione  e sulle emissioni in acqua, suolo, atmosfera. Per chiudere il cerchio occorre tenere presente la fine del ciclo di  vita del prodotto, il suo reimpiego, riutilizzo o smaltimento.

Ovviamente l’impresa ha necessità di proteggersi dalla concorrenza e lo fa brevettando o tenendo segreto alcune parti del processo (vedi coca cola gli ingredienti non sono mai stati brevettati e la formula non la conosce nessuno ad eccezione della famiglia dell’inventore).

Nella realtà italiana solo uno stretto numero di innovazioni hanno attualmente una buona diffusione nel mercato e quindi nelle aziende.

Spesso tecnici e consulenti di aziende agricole non hanno il tempo di verificare, di studiare nuovi modelli di business. Non conoscono la LCA (il ciclo di vita del prodotto)  le leve reddituali e finanziarie e in sede di pianificazione non prendono in considerazione i rischi del business, del cambio se l’impresa è internazionalizzata, rischi ambientali, rischi connessi ai tassi di interesse, rischio o beta del settore di appartenenza, rischio dei fattori produttivi, rischio alla concentrazione di mercato, rischio contaminazioni, rischi connessi ai settori informatici, conflitti di interesse degli amministratori, rischi di reputazione, rischi connessi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, il cambiamento delle regole da parte del potere legislativo.

A maggior ragione conoscono poco il potere del brand e le 6 forze di Porter (oltre alle 5 classiche forze la sesta è determinata dal potere legislativo sulle liberalizzazioni o provatizzazioni). Conoscono poco il Marketing dei contenuti, a dire il vero anche i cosiddetti pubblicitari sono carenti in questo, alla faccia della creatività e della emozionalità che non genera margini operativi. Un buon contenuto ha un target di riferimento e parla loro di come il prodotto/servizio o marchio risolve un problema. Hai mai fatto una analisi della concorrenza e dei prodotti sostitutivi. Hai individuato la  tua USP (la tua unicità sul mercato, la tua proposta di valore per l’utilizzatore). e i mezzi migliori per comunicarla. E invece spot emozionali, dobbiamo curare l’immagine. Ma se il mercato non sa ancora cosa fai? Quali problemi risolvi al tuo potenziale cliente. Un suggerimento ai cosiddetti pubblicitari: andata su Amazon, prendete  qualsiasi  articolo leggetene la descrizione, individuatene i problemi che risolve, elencate quali sono gli elementi differenzianti rispetto alla concorrenza e ai potenziali prodotti sostituti, pensa come il cliente prendi la lista e ad ogni attributo/beneficio , dagli un peso, create dei tag da utilizzare per il SEO, adesso  iniziate a costruire la storia in cui il tuo protagonista è il cliente di quel prodotto e condiscilo con il colpo di scena. (problema – soluzione – valore proposto al target)

Le imprese che vogliono innovare devono iniziare a pensare in modo diverso, a calcolare tutti rischi dandogli un peso di probabilità del verificarsi  e ad investire di più in nuove idee da sperimentare. Non ponetevi limiti, le idee più geniali sono quelle più assurde.

Settori ad alto valore aggiunto per la società globalizzata

  • Materiali compositi  a base di fibbre, resine e materiali da riciclare
  • Nanoparticelle fotocatalitici  da utilizzare in materiali plastici, vasi, ambienti comuni, restauro dei beni architettonici
  • Cibo fermentato
  • Coltivazione di microrganismi benefici
  • Alghe e microalghe ai fini nutraceutici, mangimi, depurazione acque reflue, biodiesel (ci siamo quasi costo di trasformazione 1.3 € litro)
  • Agricoltura urbana
  • Agricoltura sui tetti delle città o di condominio
  • Aeroponica  Verticale di precisione ed automazione della raccolta per IV gamma
  • Funghi medicinali coltivati in città
  • Riciclaggio
  • Greenwall per le città
  • Fitodepurazione, fitoestrazione.
  • Consegna a domicilio con drone
  • Idrolisi della acqua per idrogeno (esiste un brevetto Enea)
  • Tessuti impermeabili, autopulenti, sterilizzanti in combinazione con la luce del sole
  • Esiccamento veloce a temperatura ambiente
  • Realtà virtuale e realtà aumentata
  • Sensoristica e supporti alle decisioni
  • Escort per  portatori di Handicap e malati terminali
  • Marijuana terapeutica e ricreativa

E’ inutile continuare ad immettere nel mercato prodotti/servizi il cui margine operativo è determinato da qualcun’altro (penso ad esempio al piccolo agricoltore di pomodoro che non ha peso contrattuale nella filiera del fresco). Differenziati e crea un brand. All’agricoltore dico: o ti trasferisci nelle grandi città ed inizi a coltivare sui tetti e vendi direttamente spuntando prezzi oltre le tue aspettative,   oppure fai consulenza ai paesi emergenti. Se risiedi in un paesino, e non vuoi proprio andar via,  trova la tua nicchia di prodotto e di mercato. Ad esempio una coltura interessante è la coltivazione di papaia da cui ricavare papaina, p alberi da frutto quali avocado e mango tutti importati in Europa ad eccezione di un piccolo quantitativo coltivato in Sicilia e in Spagna.  Ci vogliono terreni drenanti!!!. Possiamo creare il terreno drenante e ridurre contemporaneamente fabbisogni idrici e di fertilizzanti. Il sistema è stato ampiamente sperimentato in pieno deserto e funziona.

Ricorda sempre il prodotto è un servizio è in quanto tale risolve un problema.

Mi fermo qui.

Fonte: Dott. Bartolomeo Uccio Pazienza – Marketing  e Business Plan per nuovi modelli di business.

 

Bookmark the permalink.

I commenti sono chiusi