Serra per ortaggi: i requisiti per l’industria 4.0 e agevolazioni dal 2023 al 2025

Foto: Julia Avamotive

Foto: Julia Avamotive

Un serra per la produzione di ortaggi per rientrare nell’industria 4.0 deve avere i seguenti requisiti:

  1. Interconnessione: la serra deve essere in grado di comunicare con altri dispositivi e sistemi, come sensori, sistemi di irrigazione, sistemi di controllo climatico, e così via.
  2. Automazione: la serra deve essere in grado di funzionare in modo autonomo, con processi automatizzati di controllo climatico, irrigazione e fertilizzazione.
  3. Big data e analisi dei dati: la serra deve essere in grado di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati su clima, produzione, consumi energetici, e così via, per ottimizzare la produzione e ridurre i costi.
  4. Predictive maintenance: la serra deve avere un sistema di manutenzione predittiva che utilizzi l’analisi dei dati per identificare e prevenire eventuali problemi prima che accadano.
  5. Cybersecurity: la serra deve essere protetta da minacce cyber, come attacchi hacker e malware, per garantire la sicurezza dei dati e la continuità delle operazioni.

Agevolazioni dal 2023 al 2025

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Fonte: Agricoltura finanziamenti. –  MISE

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