Cosa mangiare in base al gruppo sanguigno

La nutrizione è sempre più personalizzata! La nuova frontiera del Marketing

novessentialfood

A Ghiffa, ha aperto Novessentia Restaurant, il ristorante della Medical spa Novessentia con menu studiati in funzione del gruppo sanguigno dei clienti.
Si chiama nutrigenetica.

Non più regole generiche valide un po’ per tutti, con focus su quantità e numero calorie, ma un approccio specifico per ciascun individuo in base alle sue caratteristiche genetiche.

In questo contesto ha  preso vigore e interesse anche l‘approccio nutrizionale basato sul gruppo sanguigno. Ovviamente è  un approccio più generico rispetto alla nutrigenetica, perché si rifa ai grandi insiemi di persone che hanno in comune uno dei quattro gruppi sanguigni (Zero, A, B e AB).

gruppo 0
È il gruppo da cui hanno avuto origine tutti gli altri. Riguarda i nostri antenati di almeno 50mila anni fa che erano cacciatori, si muovevano molto e mangiavano carne. Comprende circa il 40% degli europei e il 47% degli italiani. Presenta un apparato digerente robusto, ma necessita di attività fisica intensa. La dieta deve essere ricca di proteine animali limitandone il consumo a quelle magre per evitare i grassi saturi che alterano le pareti delle arterie.  Non tollera i prodotti caseari e cereali, ai quali non si è ancora del tutto adattato.

gruppo A
Nasce in seguito ai primi stanziamenti agricoli, con addomesticamento degli animali, circa 15mila anni fa in Medio Oriente. Potrebbe definirsi il primo vegetariano: necessita di quindi di un’alimentazione “contadina” per restare in linea e conservare energia. Si  adatta bene a condizioni ambientali e dietetiche stabili anche se è predisposto ai disturbi dell’apparato cardiovascolare e all’iperglicemia. Dopo aver assunto cibi inadatti (carne rossa), ha un processo digestivo più lento visto che ha minore acidità nella cavità gastrica che non permette la demolizione delle proteine.

gruppo B
Sarebbe apparso 10mila anni fa tra le popolazioni mongoliche e caucasiche dell’Asia Centrale. Deriva dai gruppi divenuti nomadi e pastori che dovevano adattarsi a sempre nuove culture ed ecosistemi. Riguarda una percentuale compresa fra il 9 e il 15. È dotato di un sistema immunitario più evoluto proprio perché in grado di resistere ai cambiamenti. La dieta deve essere bilanciata, con assortimento di cibi: carne, ortaggi, frutta, cereali, latte e latticini. Deve astenersi da granoturco e grano saraceno che gli ostacolano il metabolismo

gruppo AB
È il gruppo più recente, tipico dell’uomo civilizzato che vive in città e in modo  più sedentario. Ha fatto la sua comparsa nel Medio Evo, meno di mille anni fa, e quota fra il 2 e il 5%. La presenza di due antigeni, gli conferisce attinenze con il gruppo A e con il gruppo B o una fusione di entrambi.
La maggior parte dei cibi dannosi per il gruppo A o B lo sono anche per l’AB. È attirato dalla carne (vedi gruppo B) che il suo stomaco fatica però a digerire (vedi gruppo A).
Meglio pesce, ortaggi, frutta, riso. No alla pasta perché rende il tessuto muscolare troppo acido.

L’opportunità commerciale è quindi molto grande, ma anche impegnativa.

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