Devi realizzare un investimento? Come non rovinarsi la vita, non sprecare denaro e ridurre il costo dell’ investimento

Affidarsi ad un General Contractor riduce costi e tempi di realizzo.

Affidarsi ad un General Contractor riduce costi e tempi di realizzo.

Hai ottenuto un finanziamento a fondo perduto con la misura 121 del PSR Sicilia

Hai ottenuto un finanziamento a fondo perduto per ammodernare il tuo agriturismo?

Hai ottenuto un finanziamento a fondo perduto nel settore turismo?

Come sicuramente saprai il fondo perduto copre una parte del costo di investimento.
La rimanente parte e l’IVA non finanziabile sono a tuo carico.

Bene adesso presta attenzione!!!

Prima di iniziare la realizzazione dell’investimento è ovviamente essenziale ricercare l’importo non coperto dalla agevolazione, il cosiddetto cofinanziamento per poter liquidare le fatture in conto stato avanzamento lavori.

Il cofinanziamento può avvenire con risorse proprie oppure con affidamento bancario (mutuo o prestito chirografario)
L’IVA purtroppo le banche non la finanziano. Quindi rimane fuori il 22%.

Facciamo un piccolo esempio
Devi realizzare investimenti per 100.000 € + IVA al 22% per la costruzione di nuove serre, recinzione, acquisto macchinari, etc. Con il PSR Sicilia misura 121 hai ottenuto il 40% a fondo perduto pari ad € 40.000,00
Per effettuare l’investimento ti occorrono

Fabbisogno
Investimenti 100.000 €
IVA 22.000 €
Totale fabbisogno investimento 122.000 €

A copertura dell’investimento hai le seguenti fonti di copertura
Fondo perduto sull’investimento 40.000€
Mezzi propri  € 22.000 (pari all’IVA)
Credito Bancario € 60.000
Totale Fonti di finanziamento 122.000 €

Ovviamente per accedere al finanziamento bancario abbiamo sostenuto costi di istruttoria, costi assicurativi, costi di garanzia, etc.
Tali costi oltre agli interessi sul prestito o mutuo fanno lievitare notevolmente il costo dell’investimento. Sono tutti costi che dovranno essere pagati grazie alla nostra capacità di produrre reddito, effettuato l’investimento.

L’IVA è recuperabile previa presentazione di fideiussione (altre spese) oppure aspettare il normale rimborso da parte della Agenzia delle Entrate (almeno 2 anni). Il costo di una fideiussione è circa il 2% dell’importo.

Come fare? Come comportarci in questi casi?
Per  poter quantificare le somme realmente necessarie ad effettuare l’investimento è opportuno affidarsi alla progettazione esecutiva.

La progettazione esecutiva è svolta da un team di professionisti con diverse specializzazioni (finanza, controllo di gestione, ingegneri, etc) ed elevata esperienza in cantiere.
E’ statisticamente assodato che la progettazione di massima e quella esecutiva presentano scostamenti  a volte rilevanti, a volte inattesi.
Ciò è normale poichè il decreto di concessione del contributo a fondo perduto arriva dopo anni dalla presentazione del progetto.

Ne sai già qualcosa vero!

Il pool di professionisti in pratica, nel rispetto della funzionalità e dei criteri di punteggio attribuito al progetto, adatta l’intervento allo vera realtà di oggi, riduce notevolmente i costi di investimento ( a volte grazie alla sostituzione di macchinari con tecnologia avanzata,  nuovi materiali, ricerca migliori fornitori, etc) o propone al contempo  soluzioni innovative di organizzazione del cantiere.

Ovviamente riducendo l’ammontare del progetto si ridurrà proporzionalmente il contributo a fondo perduto previsto per l’investimento. Al contrario se i costi lievitano non c’è variante che tiene di poter aumentare l’ammontare del contributo a fondo perduto.

Ora mi chiederai: Come finanzio l’IVA del 22% .

Come saprai l’IVA è una imposta sui consumi in Italia e risponde al principio della territorialità. Ciò significa che la pagano solo i consumatori (italiani e stranieri) che consumano in Italia.
L’impresa italiana, come la tua è un sostituto di imposta. Significa che incassa  l’iva dalle vendite e la versa, previa compensazione dell’Iva sugli acquisti, allo Stato.
La differenza è il valore aggiunto prodotto dalla singola impresa.

Quando si effettuano investimenti,  l’IVA sulle fatture dei nostri fornitori si trasforma in  credito. Sostanzialmente paghiamo oggi una fattura con Iva e trasformiamo liquidità immediata in credito a medio termine. Anche a volerla compensare  con l’IVA a debito derivante da fatture vendite (4% per i prodotti agricoli) passano anni ed anni.

Premesso ciò una soluzione praticabile è affidare ad un General Contractor Estero  l’intero investimento. 
Il General Contractor con sede legale all’estero non risponde al principio di territorialità.
Pertanto vige il regime di “Reverse Charge”.

E’ importante in questo caso e in tutti i casi in cui si ha a che fare con l’estero di iscrivere la Partita IVA della tua azienda nel circuito europeo VIES  (sistema elettronico di scambio sui dati IVA) compilando l’apposito modulo presso l’Agenzia delle Entrate. In caso contrario, la mancata iscrizione, produce quale effetto l’imponibilità ai fini  IVA dell’importo in fattura.

IMPORTANTE
Prima di affidare i lavori ad un General Contractor occorre verificare la storia della società estera, la composizione del suo fatturato suddiviso tra italiano ed estero, i bilanci, la sede dei rapporti bancari, la nazionalità delle persone degli amministratori, la sede amministrativa effettiva, la stabile organizzazione in Italia, l’iscrizione alla Camera di Commercio, la presentazione in Italia delle dichiarazioni fiscali, la matricola INPS, la posizione INAIL, il portfolio delle opere realizzate, la competenza tecnica e finanziaria.

L’affidarsi a  General Contractor presenta il vantaggio del coordinamento e della responsabilità unica:

  • delle forniture

  • della fatturazione

  • della tempistica di realizzazione (crono programma approvato)

  • degli stati di avanzamento lavori

  • della direzione lavori

  • del coordinamento in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La trattativa economica sul complesso delle opere (chiavi in mano) anziché su lotti fa prevedere una maggiore economicità nella realizzazione.

Spesso, il General Contractor è capace di realizzare economie di scala in quanto impegnato contestualmente in più progetti, in più paesi, dai quali è in grado di  importare beni e servizivalutando opportunamente le differenze di costo presenti sul mercato globale.

Tra i servizi vi è certamente l’utilizzo di manodopera specializzata proveniente da paesi terzi intracomunitari nei quali i costi per ora di lavoro sono inferiori a quelli nazionali.

Spero di aver risposto alle tre domande iniziali di questo articolo.

Se avete domande da porre o approfondimenti sul tema compilate il form sottostante il nostro team sarà lieto di rispondervi nel più breve tempo possibile .

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Oggetto

    Telefono

    Città

    Il tuo messaggio

    I tuoi dati sono al sicuro e sono trattati in piena conformità
    alla Legge sulla Privacy n.196/2003.

    Acconsento (flaggare la casella sotto)

    captcha

    P.S.
    Siamo disponibili a verificare la fattibilità economica finanziaria di qualsiasi vostro progetto imprenditoriale oggetto di finanziamento a fondo perduto

    Bookmark the permalink.

    I commenti sono chiusi