In arrivo nuovi strumenti per tutelare il reddito delle imprese agricole. Gestione del rischio.

IST gestione rischio agricolturaLa tutela del reddito agricolo è una priorità assoluta,  per questo il Ministero delle Politiche Agricole  ha  deciso di investire fino al 2020 oltre 1,6 miliardi di euro per sviluppare gli strumenti assicurativi e migliorare la capacità di gestire il rischio da parte delle imprese.

Per reddito si intende la somma dei ricavi che l’agricoltore riceve dal mercato, inclusa ogni forma di sostegno pubblico e dedotti  i costi.

Oggi, grazie agli incentivi dello Stato, sono circa 85 mila le imprese che sottoscrivono annualmente una polizza assicurativa, con un’incidenza complessiva sulla produzione agricola nazionale del 15 per cento (23% per le colture arboree) e un valore assicurato che nel 2014 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro. Tuttavia  a fronte di tanti punti di forza, l’attuale sistema di risk management non è esente da alcune importanti criticità,  prima fra tutte l’elevata concentrazione territoriale dell’intervento (circoscritto per lo più al Nord), settoriale (limitato ai settori vitivinicolo e delle colture arboree) e dimensionale (netta prevalenza di imprese più grandi).

La novità più grande è costituita appunto dalla misura dell’IST (Income Stabilization Tool), volta a supportare, attraverso la formula dei fondi di mutualizzazione, la gestione del rischio di reddito da parte delle imprese agricole. Obiettivo dello strumento è fornire appunto agli agricoltori una protezione dalle perdite di reddito. Una copertura più ampia di quelle tradizionali che tiene quindi in conto tutti i fenomeni che possono impattare sui fatturati dell’azienda, compresi i rischi connessi agli andamenti del mercato. L’IST – ha proseguito rappresenta un innovazione sostanziale nell’offerta europea di politiche a sostegno della stabilità dei redditi agricoli, di rilevanza strategica nell’attuale scenario caratterizzato da una maggiore e più frequente esposizione dell’agricoltura a stati di crisi.

Attraverso il regolamento UE) N.1305/2013 la Commissione Europea trasla la gestione del rischio dal primo al secondo pilastro della PAC e descrive una misura di risk management con 3 strumenti operativi:

1. contributi finanziari alle polizze assicurative per avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali (art. 37);

2. contributi finanziari ai fondi mutualistici per le avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, emergenze ambientali (art. 38);

3. contributi finanziari ai fondi mutualistici per le perdite di reddito (IST – art.39).

Fonte Ministero Politiche Agricole – Ismea

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